Chiesa di San Rocco - Craco
https://webgis.hsh.it/lod/CulturalProperty/1700000289
Adiacente a palazzo Rigirone Cammarota, presenta impianto ad aula unica (dimensioni di 8 m x 9 circa). La copertura è a due falde, ricoperta in coppi. La facciata principale, esposta ad ovest, presentava un limite superiore orizzontale caratterizzato da filari di romanelle. Diverse le aperture al di sopra dell’ingresso: le due laterali dalla forma circolare mentre quella centrale polilobata. Una piccola cella campanaria sovrastava il timpano della facciata. L’ingresso, realizzato ad ovest, è inquadrato tra due piedritti realizzati in laterizio con piattabanda sommitale. È attualmente sbarrato da un elemento metallico. È presente del terreno di riporto a ridosso della facciata principale.
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Chiesa di San Rocco - Craco
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bene semplice
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BENI IMMOBILI
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ARCHITETTURA RELIGIOSA
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Beni architettonici e paesaggistici
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Architettonico e Paesaggistico
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1
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Biscione, Marilisa
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Gizzi, Fabrizio
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Pepe, Laviero
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Bollettino d'arte. Supplemento: Sisma 1980 effetti sul patrimonio artistico della Campania e della Basilicata. Campania, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982.
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si
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bene in abbandono
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Il prospetto ovest è caratterizzato da un parziale crollo che ha interessato due delle tre aperture sull’ingresso, la cella campanaria e, parzialmente, la copertura. Presenta inoltre dissesti, lacune, alterazioni cromatiche, degrado differenziale e vegetazione, diffusa anche sulla copertura, in particolare sulla falda esposta a nord.
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chiesa
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Architettura
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Da un punto di vista climatico, la temperatura media annua dell’area oscilla intorno ai 14,3°C. Gennaio è il mese più freddo, con una temperatura media di 7,4°C; agosto è il mese più caldo, con una temperatura media di 25,5°C. La piovosità media annua è di 513,9 mm. Il regime pluviometrico è subequinoziale, quasi mediterraneo, con un valore massimo assoluto di 66,7 mm a novembre, un valore relativo di 50,2 mm a marzo ed un valore minimo di 14,6 mm a luglio. Nell’area di Craco, caratterizzata da colture estensive, sono diffusi i campi subnitrofili mediterranei a Lygeum Spartii L., specie tipica dell'ambiente mediterraneo e delle steppe erbacee dell'alta macchia mediterranea. Sono presenti anche estese aree argillose caratterizzate da un'erosione accelerata (calanchi). Nei calanchi la vegetazione è caratterizzata da specie a fioritura primaverile o autunnale, con una fase di riposo estiva. I calanchi favoriscono anche la crescita di un gran numero di specie erbacee, arbustive o arboree. Numerose sono anche le specie animali come il riccio, la martora, la donnola, la volpe, la lepre e diverse specie di mustelidi. Le aree calanchive rappresentano un luogo ideale di sosta e riproduzione anche per numerose specie di uccelli, come passeri e rapaci, tanto da essere riconosciute a livello europeo come I.B.A. (Important Bird and Biodiversity Area). Da un punto di vista geologico, Craco vecchia sorge a 390 m s.l.m su una dorsale dove nella parte più alta, (nucleo più antico dell’ex-abitato), affiorano conglomerati pliocenici verticalizzati da retroscorrimenti. Nella parte mediobassa del versante sud-occidentale della dorsale (parte più recente del vecchio abitato), affiorano invece le Argille Varicolori caratterizzate da scadenti proprietà geotecniche nelle quali si sono sviluppati i movimenti franosi che hanno storicamente interessato il sito e che
hanno determinato l’abbandono del vecchio abitato a partire dagli anni Sessanta dello scorso secolo.
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georeferenziazione puntuale
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localizzazione fisica
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contesto urbano
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Matera-Irsina
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WGS84
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Craco
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Italia
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MT
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Basilicata