Palazzo Grossi - Craco

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Il complesso architettonico di Palazzo Grossi è realizzato in adiacenza alla chiesa madre e si sviluppa su più livelli con un impianto a corte, intorno allo slargo antistante la chiesa. Realizzato in muratura mista di bozze di arenaria e mattoni, come ben evidente in corrispondenza delle lacune dell’intonaco, presenta interventi di tamponatura in corrispondenza di alcune aperture; fori pontai sono presenti su tutte le facciate della corte. Si possono osservare cornici sagomate lungo il perimetro interno della corte e gattoni lapidei con ruolo di mensola a sorreggere la maggior parte dei balconi. Presenza di tiranti di consolidamento come testimoniato dai capochiave rilevabili sul prospetto ovest. Sulla facciata sud invece è visibile la superfetazione aggiunta ad uso servizio igienico. xsd:string
xsd:string Palazzo Grossi - Craco 
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xsd:string bene semplice 
xsd:string BENI IMMOBILI 
xsd:string ARCHITETTURA RESIDENZIALE 
xsd:string Beni architettonici e paesaggistici 
xsd:string Architettonico e Paesaggistico 
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xsd:string Fabrizio, Gizzi 
xsd:string Laviero, Pepe 
xsd:string Marilisa, Biscione 
xsd:string F. Angelucci, F. Domenici, S. Ricci, Prime acquisizioni sull’abitato e la torre normanna di Craco (Matera), in Case e torri medievali IV, Acquapendente (VT) 2014 
xsd:string Lafratta B., scheda in Insediamenti francescani in Basilicata - Un repertorio per la conoscenza, tutela e conservazione, Vol. II, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Matera, Basilicata Editrice, 1988, pp. 61-62 https://patrimonioculturale.regione.basilicata.it/rbc/form.jsp?bene=27&sec=5  
xsd:string Rescio P. 1998, Storia e architettura di Craco, in Basilicata Regione notizie: agenzia settimanale di informazione, v.11, n.3 pp. 93-96. 
xsd:string Alcuni interventi sembrano essere attribuibili al Settecento 
xsd:string si 
xsd:string bene di interessi culturare non verificato 
xsd:string bene in abbandono 
xsd:string Vari crolli interessano il blocco ovest e la copertura lignea in più punti. Diverse fratture sono state indotte dai cinematismi di frana, specie sul prospetto ovest; depositi superficiali, distacchi e lacune da cui si generano probabili efflorescenze, caduta di calce tra gli elementi. Presenza di vegetazione in copertura. Le cornici sagomate della corte sono in buono stato di conservazione. 
xsd:string palazzo 
xsd:string Architettura 
xsd:string Da un punto di vista climatico, la temperatura media annua dell’area oscilla intorno ai 14,3°C. Gennaio è il mese più freddo, con una temperatura media di 7,4°C; agosto è il mese più caldo, con una temperatura media di 25,5°C. La piovosità media annua è di 513,9 mm. Il regime pluviometrico è subequinoziale, quasi mediterraneo, con un valore massimo assoluto di 66,7 mm a novembre, un valore relativo di 50,2 mm a marzo ed un valore minimo di 14,6 mm a luglio. Nell’area di Craco, caratterizzata da colture estensive, sono diffusi i campi subnitrofili mediterranei a Lygeum Spartii L., specie tipica dell'ambiente mediterraneo e delle steppe erbacee dell'alta macchia mediterranea. Sono presenti anche estese aree argillose caratterizzate da un'erosione accelerata (calanchi). Nei calanchi la vegetazione è caratterizzata da specie a fioritura primaverile o autunnale, con una fase di riposo estiva. I calanchi favoriscono anche la crescita di un gran numero di specie erbacee, arbustive o arboree. Numerose sono anche le specie animali come il riccio, la martora, la donnola, la volpe, la lepre e diverse specie di mustelidi. Le aree calanchive rappresentano un luogo ideale di sosta e riproduzione anche per numerose specie di uccelli, come passeri e rapaci, tanto da essere riconosciute a livello europeo come I.B.A. (Important Bird and Biodiversity Area). Da un punto di vista geologico, Craco vecchia sorge a 390 m s.l.m su una dorsale dove nella parte più alta, (nucleo più antico dell’ex-abitato), affiorano conglomerati pliocenici verticalizzati da retroscorrimenti. Nella parte mediobassa del versante sud-occidentale della dorsale (parte più recente del vecchio abitato), affiorano invece le Argille Varicolori caratterizzate da scadenti proprietà geotecniche nelle quali si sono sviluppati i movimenti franosi che hanno storicamente interessato il sito e che hanno determinato l’abbandono del vecchio abitato a partire dagli anni Sessanta dello scorso secolo. 
xsd:string georeferenziazione puntuale 
xsd:string localizzazione fisica 
xsd:string contesto urbano 
xsd:string Matera-Irsina 
xsd:string WGS84 
xsd:string Craco 
xsd:string Italia 
xsd:string MT 
xsd:string Basilicata 

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