Chiesa di San Salvatore
https://webgis.hsh.it/lod/CulturalProperty/1700000164
La chiesa presenta una struttura distintiva con pareti in tufo e pietra a vista. Il tetto è a due falde con copertura in Coppi. L'interno è caratterizzato da pareti in tufo a vista e un pavimento in cotto antico. Questa chiesa è a navata singola e ospita affreschi del Settecento. Nell'abside si trova un affresco raffigurante Cristo tra la Vergine Maria a sinistra e San Giovanni Battista a destra. Sebbene lo stile artistico non sia di derivazione bizantina, l'iconografia dei Santi rappresentati richiama il concetto greco di "Deesis", che è diffuso in Oriente. Sul pilastro a sinistra del presbiterio si trova un affresco raffigurante l'Arcangelo Raffaele con Tobia, mentre sul lato destro è rappresentata l'immagine di un vescovo, accanto a un passaggio che conduce alla sacrestia. All'interno della chiesa, spicca una passerella in mattoni decorati che si estende fino all'altare.Esternamente, la chiesa è costruita in muratura portante e pietra locale, comunemente chiamata tufo, a vista, con un tetto a doppia falda. Sulla porta d'ingresso, restaurata dal professore Massimo Bertolini, è presente una finestra a forma di croce e un campanile. La croce segue uno stile greco, suggerendo una possibile connessione con gli Ordini Templari, poiché Matera ospita diversi luoghi di culto associati a questi ordini.
xsd:string
xsd:string
Chiesa di San Salvatore
xsd:string
/_file/documenti_scheda/ICCD1710000203_0001.jpg
xsd:string
bene semplice
xsd:string
BENI IMMOBILI
xsd:string
ARCHITETTURA RELIGIOSA
xsd:string
Beni architettonici e paesaggistici
xsd:string
Architettonico o Paesaggistico
xsd:string
1
xsd:string
MCGRANO
xsd:string
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/70858/Chiesa+del+Santissimo+Salvatore+a+Timmari
xsd:string
Recentemente la Soprintendenza ai Monumenti della Basilicata ha curato l'ultimo intervento di restauro. Nel 2001, questa struttura è stata affidata alla parrocchia di San Vincenzo de' Paoli nel Borgo La Martella. Il parroco, don Egidio Casarola, ha provveduto ad aprire nuovamente la chiesa al culto, incaricando l'artista materano Franco Di Pede di realizzare l'arredo liturgico necessario, tra cui ambone, sedia presidenziale, croce e acquasantiera. La chiesa è stata poi benedetta dall'arcivescovo Antonio Ciliberti nel settembre del 2001.
xsd:string
proprietà Ente religioso cattolico
xsd:string
si
xsd:string
bene di interessi culturare non verificato
xsd:string
chiesa
xsd:string
Architettura
xsd:string
La città di Matera si è sviluppata nel corso dei millenni in continuità temporale e spaziale come forma di compromesso tra uomo e natura e l’aspetto attuale della città risulta da un processo insediativo lungo e complesso, che può essere analizzato a partire dai segni impressi sul paesaggio e dagli elementi che lo caratterizzano. La morfologia rupestre del sito ha reso possibile che diventasse un palinsesto straordinario di stratificazioni insediative già dal II millennio a.C. fino alla piena età medievale. Numerosi furono gli elementi che ne favorirono la frequentazione umana: la sua posizione strategica tra Mar Ionio e Mar Adriatico, il suo essere naturalmente difesa, la prossimità di sorgenti fluviali, la presenza di terreni fertili e adatti all’allevamento, nonché di grotte naturali, che si formarono dall’erosione meccanica e dalla corrosione della calcarenite plio-pleistocenica. Lo sviluppo dei Sassi è avvenuto sul versante destro della forra stretta e profonda del torrente Gravina, assecondando l’acclività del terreno, attraverso un sistema di gradinate multiple, integrando i terrazzi naturali con muraglioni a strapiombo sulla Gravina, con pareti verticali, parallele al ciglio della forra e subordinatamente all’asse dei due grabiglioni, due corsi d’acqua che furono regimentati nel corso degli anni ‘20 del 1900. Nel centro storico, nei pressi del Castello Tramontano e in Piazza San Francesco, le prime fasi di popolamento risalgono al Neolitico in un’area di leggera altura favorevole all’insediamento umano. Dal piccolo nucleo insediato sulle balze scoscese del colle Civita, Matera si è poi originata prevalentemente in epoca altomedievale con la costruzione delle fortificazioni; dal 1700-1800 ha subito, con l’espansione demografica, una forte regressione nelle condizioni di vita delle masse, costrette a occupare ogni cavità esistente e a convivere con le bestie, fino all'abbandono e all'attuale trasformazione di case ad uso residenziale in esercizi ricettivi.
xsd:string
georeferenziazione puntuale
xsd:string
localizzazione fisica
xsd:string
WGS84
xsd:string
Matera - Località Timmari C.da Timmari
xsd:string
Matera
xsd:string
Italia
xsd:string
MT
xsd:string
Basilicata
xsd:string
Timmari