Foggiali

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Al di sotto di Piazza San Giovanni, in prossimità della chiesa di S. Rocco e nell’area antistante alla chiesa di S. Giovanni Battista, sono stati intercettati diversi ambienti ipogei originariamente deputati a fosse granarie (cd. foggiali), riutilizzate successivamente come cantine, dimore e ambienti artigianali. Le strutture sono ricavate nel banco roccioso, hanno forma cilindrica, con copertura tronco-conica e presentano un pozzetto di approvvigionamento fisso al livello del piano di calpestio. L’articolazione delle coperture in voltine rimovibili consentiva di mantenere bassa l'ossigenazione dei vani, favorendo la conservazione dei cereali. Quest’ultima era garantita, inoltre, dall’applicazione di un rivestimento parietale in pozzolana, cocciopesto e argilla ferrosa (cd. “bolo russo”) che è stata riscontrata anche in alcuni silos in Capitanata. xsd:string
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xsd:string Marra, Claudia 
xsd:string Marchetta, Isabella 2008, Progetto CAM attraverso le attività sul campo: lo scavo in via San Biagio presso il sagrato della chiesa di San Giovanni Battista. Relazione preliminare, in R. Colucci et al., Un progetto di archeologia urbana a Matera. Ricerche preliminari per la redazione della Carta Archeologica di Matera (CAM) tra Antichità e Medioevo, Siris 9, 120-129. 
xsd:string Moliterni et al. 1987, Cronica de la Città di Matera nel Regno di Napoli (1595 e 1596) di Eustachio Verricelli, Matera. 
xsd:string Sogliani, Francesca - Marchetta, Isabella 2012, Un contesto medievale di archeologia urbana: le indagini nell’area della chiesa di San Giovanni Battista a Matera, in F. Panarelli (a cura di), Da Accon a Matera: Santa Maria la Nova, un monastero femminile tra dimensione mediterranea e identità urbana (XIII-XVI secolo), LIT Verlag Münster. 
xsd:string Scavo archeologico condotto nel 2007 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata (direzione Annamaria Patrone) in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera (coordinamento Massimo Osanna, Francesca Sogliani). 
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xsd:string infrastruttura di servizio 
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xsd:string Siti archeologici 
xsd:string Il sito è ubicato nel centro urbano di Matera che rappresenta un palinsesto straordinario di stratificazioni insediative; la sua posizione, strategica rispetto agli assi di transito tra Ionio e Adriatico, la morfologia del territorio e la prossimità di alcune sorgenti fluviali, fra le quali quella copiosa dello Jurio, hanno favorito la frequentazione umana già in età molto remota, garantendo ampie possibilità di difesa e di sfruttamento economico dei paesaggi. Dal punto di vista geo-morfologico, il comprensorio materano è caratterizzato dalla stretta e profonda forra della Gravina nell’altipiano carsico della Murgia, roccia calcarenitica sedimentaria, di natura friabile, sede favorevole degli insediamenti in grotta sin dall’Età preistorica. L’area occupata dal nucleo insediativo antico è costituita dallo sperone della Civita che sovrasta due valloni naturali, a nord il Sasso Barisano e a sud il Sasso Caveoso. L’assetto urbanistico attuale deriva dalla sistemazione di età normanno-sveva e poi angioina delle mura, rintracciabile dall’analisi della cartografia storica e delle foto aeree e satellitari. Tale sistemazione prevedeva l’utilizzo delle difese naturali costituite dal versante a strapiombo della Gravina ad est e il consolidamento del tracciato attorno alla Civita. 
xsd:string georeferenziazione puntuale 
xsd:string localizzazione fisica 
xsd:string contesto urbano 
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